Estia

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Vesta per i romani, era la dea del focolare, dei templi. La sua presenza rendeva sacro
ogni edificio. Non partecipò alla vita dell’Olimpo, ma rimase sempre vergine e chiusa
all’interno delle case o dei templi.

CARATTERISTICHE DELL’ARCHETIPO

In questo archetipo la messa a fuoco si concentra sull’esperienza interiore. La sua percezione avviene attraverso lo sguardo interiore e l’intuizione. Ha la tendenza a ritirarsi dalla compagnia degli altri perché si trova a proprio agio nella propria solitudine tranquilla e silenziosa.
Quando è presente questo archetipo, generalmente non si è interessati alla gente, agli esiti, al possesso, al prestigio o al potere, poiché l’importanza più rilevante ce l’ha l’esperienza spirituale più profonda.
Anche in ambito lavorativo non si desiderano riconoscimenti e potere e non si conoscono le strategie per farsi strada.
Negli affetti, pur garantendo una presenza importante, è come che la parte più profonda rimanga distaccata, intimamente legata alla propria esperienza spirituale più che alle persone che si hanno intorno.
Le sue parole chiave sono: saggezza, spiritualità, introspezione

LIMITI
Il distacco emotivo e l’interesse per tutto ciò che sta dentro, può portare all’isolamento e alla solitudine.
L’espressione diretta dei sentimenti spesso è soffocata e l’amore viene manifestato attraverso la sollecitudine, in questo modo chi è amato dalle persone con caratteristiche Estia potrebbero non saperlo mai. Se svalutati da chi si ha intorno ci si può sentire persi e confusi, come una tartaruga senza il guscio.

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