Artemide

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Nota ai romani come Diana, era la dea della caccia e della luna. Figlia di Zeus, vagabondava nel folto della foresta per montagne, prati, radure con il suo stuolo
di ninfe e cani. Aveva una natura selvaggia e sfuggente. Agiva in maniera rapida e decisa per portare protezione e soccorso a chi si rivolgeva a lei chiedendo aiuto.

CARATTERISTICHE DELL’ARCHETIPO

“Non mi mettere limiti” “Non mi pestare i piedi” sono i motti dell’archetipo Artemide. Personificazione dello spirito femminile indipendente che cerca e persegue le sue mete liberamente. Rappresenta un senso di integrità, di completezza, di so-badare-a-me che permette di funzionare da soli, fiduciosi di sé e con spirito d’indipendenza. Dà la capacità di concentrarsi intensamente su qualsiasi cosa si consideri importante, senza lasciarsi distrarre. Dona un senso di solidarietà con le donne, anche se sua caratteristica è l’individualismo.
Gli interessi lavorativi dell’archetipo Artemide spesso non hanno valore commerciale e sono talmente fuori dalle piste normalmente battute che non riescono a garantire successo sociale ed economico (per esempio l’artista che continua a lavorare senza ottenere successo commerciale). Potrebbe non sposarsi mai poiché non delega al rapporto con un partner la sua soddisfazione personale.
Le sue parole chiave sono: indipendenza, libertà, anticonformismo.

LIMITI

Questo archetipo ha un aspetto distruttivo, porta ad adirarsi contro chi fa sentire svalutati o non rispettati. Generalmente manca di umiltà e di attenzione nei confronti dei sentimenti altrui. Il suo modello è “ora ci sono, ora non più”, a seconda dei propri obiettivi. Senso dell’oltraggio per i torti che vengono commessi, lealtà verso gli altri e forza nell’esprimere la propria opinione e tendenza a passare all’azione sono accompagnate dalla spietatezza delle azioni.

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