Dioniso

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Noto ai romani come Bacco, era il dio del vino e dell’estasi e del terrore, della sfrenatezza e della più felice liberazione. Era circondato dalle menadi o baccanti, che, da lui possedute, cadevano in preda al delirio.

CARATTERISTICHE DELL’ARCHETIPO

Questo archetipo suscita i sentimenti più sublimi e più selvaggi, e crea conflitti dentro e fuori dalle persone che ne sono caratterizzate. E’ presente nei mistici, ma anche negli assassini. In una via di mezzo, è l’archetipo degli uomini e delle donne che vivono momenti di esperienza estatica e impulsi intensamente contraddittori. La persona Dioniso è intensa ed emotiva, si lascia prendere completamente dalla passione del momento, dimenticando doveri, incarichi o appuntamenti. Di conseguenza non dà l’impressione di impegnarsi seriamente in niente. E’ l’archetipo di sciamani, sciamane e sacerdotesse mediatrici fra i due mondi, la visione sciamanica è quella di una realtà non ordinaria.
Le sue parole chiave sono: capacità di godere, libertà, qui e ora.

LIMITI

E’ l’archetipo degli opposti inconciliabili, può avere un umore molto incostante: un attimo è nella più nera disperazione e l’attimo dopo qualcuno o qualcosa lo/la ha trasportato/a estaticamente verso nuove vette. Regolarità e costanza non sono suoi punti forti. Può essere attirato/a da sostanze allucinogene. Sconvolge la vita ordinaria, rendendo la vita difficile e invivibile a sé stesso/a e agli altri. Anche sessualmente ama fare tante esperienze… Generalmente non si assume responsabilità.

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